Roberto Melli (1885-1958)
L'artista moderno dei valori tonali
Il critico scomodo della coerenza artistica

Questa monografia è dedicata ad un grande maestro, amico e sostenitore di tutti i maggiori artisti italiani della prima metà del Novecento, oltre che attento intermediario tra antica cultura italiana e nuove istanze avanguardiste. Roberto Melli deve la sua prima formazione quale scultore a Ferrara, mentre è a Genova che affina le sue qualità di xilografo, cartellonista e scrittore. Trasferitosi definitivamente a Roma nel 1911, è qui che vede fiorire il suo talento di pittore, gallerista, cineasta, giornalista e critico d’arte ed è qui che intraprende un personale cammino che interseca ogni movimento artistico a lui contemporaneo. Dopo le esperienze di sceneggiatura, scenografia e regia degli anni Venti, dal 1932 si dedica unicamente alla pittura, all’attività espositiva ed alla critica d’arte. Negli ultimi cinquanta anni, ad eccezione della mostra di Macerata del 1992, il suo nome è apparso raramente e quasi sempre in opere od allestimenti dedicati ad altri artisti.

L’OBIETTIVO DI QUESTO VOLUME È QUELLO DI GETTARE NUOVA LUCE SULLA SUA VITA E SULLA SUA MULTIFORME OPERA.